lunedì 23 settembre 2013

Puliamo il Mondo 2013

Con piacere riceviamo e pubblichiamo dal Circolo Legambiente di Macerata.
Anche noi sabato puliremo il mondo, e tu?

Il Circolo Legambiente Piccola Grande Italia di Macerata insieme al CEA (Centro di Educazione Ambientale) Parco di Fontescodella e Risorse Cooperativa, con la collaborazione di Comune di Macerata e SMEA, aderiscono alla giornata mondiale Puliamo il Mondo promossa come tutti gli anni da Legambiente Nazionale.
Il giorno sabato 28 settembre, dalle ore 10.00 alle 12.00, due classi della scuola elementare del Circolo Didattico F.LLI Cervi e due classi delle medie dell'Istituto Comprensivo E. Fermi si recheranno rispettivamente presso il Parco Urbano del Sasso d'Italia e presso la Mattonata che congiunge Via Leopardi e Fonte Maggiore per ripulire, muniti di guanti ed attrezzature del caso, le due aree dalle immondizie presenti restituendole pulite alla città grazie anche alla collaborazione del Comune e della SMEA.
I gruppi saranno coordinati dagli insegnanti e dai volontari del Circolo Legambiente e dal CEA e potranno contare sui kit e sulla copertura assicurazione ad hoc messa a disposizione dagli organizzatori (guanti, bandiere, cappellini, ecc..).


Chiediamo a tutti gli iscritti, agli amici e a quanti se la sentono di partecipare insieme a noi a questa mattinata “civica” che coinvolgerà decine e decine di studenti della nostra città all'insegna  DI UN MONDO PIU' PULITO!

Il time lapse dell'edizione 2013

mercoledì 18 settembre 2013

"Cinema Ambiente" e "Settimana europea della Mobilità Sostenibile" Macerata diventa eco!

Apertura dei "Salotti urbani" e Mangiacorta , una serie di visite guidate e degustazioni a Km 0 passeggiando nel centro di Macerata con l’apertura straordinaria di alcuni luoghi interessanti e assaggi di specialità locali
locandina cinemambiente
 Con l’apertura dei “Salotti urbani”, luoghi informali di discussione e confronto allestiti nelle piazze del centro storico con materiali di recupero, e dei laboratori su tematiche ambientali,  prosegue, oggi e domani (sabato 21 e domenica 22), il programma di Cinemambiente nell’ambito della Settimana europea della sostenibilità ambientale. 
   La rassegna cinematografica gratuita al Cine teatro Italia proseguirà con No impact man (sabato 21, ore 18.30),  un film che fa riflettere sulle trappole del sistema consumistico da cui tutti dipendiamo, attraverso le vicende di una famiglia che decidere di vivere per un anno ad impatto zero nel cuore di Manhattan, e Food Inc.(domenica 22, ore 21.15), che approfondirà il tema dell’industria alimentare, proponendo gesti e soluzioni alternative allo stile di vita attuale.
  Alcune iniziative di Cinemabiente coincidono con il programma della Settimana della mobilità sostenibile promosso dall’associazione Ciclo Stile, come quelle dedicate ai bambini: il laboratorio A Piede Libero e il gioco BimboinBici (sabato ore 10) l’esposizione fotografica C’è da spostare una macchina (Biblioteca Mozzi Borgetti ore 17-21) e il laboratorio di manutenzione bici in piazza Cesare Battisti (sabato e domenica dalle ore 17). Sempre sabato, a partire dalle ore 17, assaggi e racconti di tè, bici da indossare: artigianato creativo, i consigli per la lettura,  l’acqua da imbroccare a cura dell’APM e il ciclo del riciclo a cura della SMEA
    Sempre per la Settimana di mobilità sostenibile domani, con partenza alle ore 17 da piazza Vittorio Veneto, ci sarà Mangiacorta , una serie di visite guidate e degustazioni a Km 0 passeggiando nel centro di Macerata con l’apertura straordinaria di alcuni luoghi interessanti, la cui visita potrà essere alternata ad assaggi di specialità locali offerte dai locali cittadini. Il costo del biglietto per partecipare a Mangiacorta, che può essere acquistato in piazza Vittorio Veneto,  è di 15 euro (info: www.ciclostilemc.it).
   Domenica, alle ore 16, il laboratorio su come prodursi saponi e cosmetici, Slow food e consumAttori responsabili con intermezzo goloso offerto dall’Osteria dei Fiori (ore 17), Giusto un caffè: Mondo Equo e Solidale racconta il progetto El Bosque (17.45) e alle 20.15 il Forno di Matteo e Ca Bar’et ci stuzzicano l’appetito.
            Hanno collaborato e contribuito alla manifestazione: Les Friches, Ciclostile, Slow Food Condotta di Corridonia, Ecosofia, WWF, APM, SMEA, Ecozema, Nuovo Cinema, Mondo Solidale, Il Forno di Matteo, L’Osteria dei Fiori, Ca’BAR et, Cose di TE’, StudioTecnicoAmbiente e Simple Service. (ap)

venerdì 13 settembre 2013

Le iniziative di CicloStile

Scopri le mille iniziative su due ruote dei nostri amici di Ciclostile


giovedì 5 settembre 2013

Educazione Ambientale "How to"


Insegnare agli esseri umani a rapportarsi in modo sostenibile con gli ecosistemi. Ma anche a gestire i propri comportamenti, senza alterare gli equilibri naturali. È questa, in sintesi estrema, la missione dell’educazione ambientale. La cosiddetta enviromental education: battezzata in questo modo nel 1969 da William P. Stapp all’Università del Michigan. E ufficializzata poi, come missione pedagogica, durante la conferenza di Tbilisi, organizzata nel 1977 dall'Unesco. Una materia, cresciuta di pari passo con lo sviluppo economico e il lavoro dei movimenti ambientalisti, che ancora oggi ha molto da dire e da insegnare. Soprattutto in Italia. Dove i dibattiti sui temi ambientali e la diffusione delle tecnologie legate alle smart citiessono oramai all’ordine del giorno. Con risultati educativi variabili, a seconda delle regioni. Tra gli ultimi eventi, la conferenza dalla rete Weec sull‘educazione ambientale, che si è svolta la scorsa settimana a Milano. Uno spunto per ricordare ciò che si è fatto a livello educativo, ma anche per pensare a tutto quello che c'è ancora da fare. Visto che resta la perplessità, da parte degli esperti, su come l’Italia senza un sistema sostenuto in maniera centrale possa portare avanti la missione educativa della sostenibilità.

WEEC - A testimoniare i successi e l‘importanza dell’educazione ambientale, ci ha pensato Weec, la rete mondiale di discussione e ricerca, nata nel 2003 per dare continuità al dibattito sui temi chiave dell’educazione ambientale. E che negli anni ha costruito uno scambio di riflessioni, attraverso una comunità globale di ricerca e di esperienze. Tra cui, quelle riportate a Milano a fronte del settimo congresso mondiale dell’educazione ambientale organizzato a giugno a Marrakech, dove l'Italia si è presentata con una delle delegazioni più numerose. «L'obiettivo», spiega Mario Salomone, segretario generale italiano di Weec e docente di sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università di Bergamo, «è quello di partire dal lavoro a Marakkech per migliorare le reti a livello internazionale».
IL RUOLO DELL’ITALIA - Un miglioramento, tuttavia, che per essere fatto necessita anche di una serie di considerazioni sul futuro dell’educazione ambientale italiana. «La rete nazionale», afferma Salomone, «si è indebolita da diversi anni». E a mancare, secondo il professore, non è tanto l'interesse per i temi ambientali ma un'azione centrale del ministero. «Ci sono», prosegue Salomone, «scenari molto diversi a secondo le regioni». Ad esempio, quelle molto impegnate come la Liguria e l'Emilia Romagna. «La Lombardia poi è una prateria felice a parte, grazie anche al sostegno della fondazione Cariplo».
EDUCAZIONE AMBIENTALE TRICOLORE - Ma come migliorare l'educazione ambientale in Italia? «Il percorso da intraprendere», spiega Salomone, «si basa su diversi livelli d'intervento. E va affrontato con un approccio integrato, coinvolgendo tutti gli attori coinvolti: dai sindacati alle famiglie». Ad esempio, legando i temi ambientali all'educazione tradizionale, come lo stile di vita, la sostenibilità e l'avvicinamento alla natura. Ma anche sfruttando le nuove domande dei cittadini della società verde, nate con lo sviluppo della green economy e della tecnologia. «In più, all'incontro di Milano, abbiamo deciso di creare una rete nazionale legata ai Weec». Iniziando anche un percorso preparatorio in vista delle Giornate europee dell'educazione ambientale che, nel 2014, si terranno in Italia.
PROCESSO E SVILUPPO - «Si tratta», prosegue il professore, «di un processo bidirezionale in cui lo sviluppo della società cammina di pari passo con le innovazioni». E che per questo necessita di nuovi modelli educativi come, ad esempio, l'istruzione superiore verde e più attenzione per i temi ambientali da parte degli organi d'informazione. «Oltre ai master», conclude Salomone, «per la diffusione culturale avrà un ruolo fondamentale il lavoro della Federazione ambientale italiana dei media ambientali (Fima), nata ad aprile e che verrà presentata al prossimo Ecomondo di Rimini».
Fonte: www.corriere.it/ambiente